venerdì 25 maggio 2018

Eventi principali

 In Valle Imagna durante tutto l'anno ci sono numerosi eventi che coinvolgono moltissime persone:

  1. FESTA della MADONNA della CORNABUSA:
      Questa festa, che si svolge l' 11 settembre di ogni anno, raccoglie un grandissimo numero di                valdimagnini è la festa più importante di tutte in questa Valle .
      Si venera infatti la Madonna nel suo santuario, scavato nella roccia di una bellezza unica.
      Esso si trova nel paese di Sant'Omobono di Terme ed è raggiungibile tramite la strada asfaltata e          attraverso un sentiero che scende da Costa Imagna e uno che sale da Selino.
      Mentre si sale ci sono delle santelle in cui pregare.
Risultati immagini per cornabusa

2.FESTA PARROCCHIALE DI COSTA:
Questa festa si svolge ai primi di Luglio, in cui si ricorda la Visitazione di Maria a Elisabetta, la popolazione di Costa è molto devota tanto che le stanghe della statua della Madonna vengono offerte come da tradizione.

3.FESTA DI SAN ROCCO:
Questa è un altra festa religiosa che si svolge sempre a Costa, agli inizi di Agosto in cui si fa una processione con la Reliquia per le vie del paese.
Alla sera la festa si svolge con fuochi d' artificio e intrattenimento nella piazza.
Risultati immagini per Festa di San Rocco Costa Imagna

Queste sono le feste religiose prinicpali, poi ci sono altre feste e sagre caratteristiche:
COSTA DEGUSTANDO:
Questa è una sagra che si svolge ogni estate a Costa, essa consiste in una degustazione di vari cibi e prodotti tipici valdimagnini col patrocinio dei vari comuni partecipanti.





giovedì 24 maggio 2018

Locatello e Palazzago

LOCATELLO:

Locatello ha 807 abitanti e si trova sulla cresta est della Valle Imagna.
Il paese, composto da numerose contrade, vanta una storia millenaria: il primo documento scritto che ne attesta l'esistenza risale infatti all'anno 975, e si tratta di un atto in cui si ribadisce la concessione feudale, effettuata direttamente dagli imperatori del Sacro Romano Impero, a favore del vescovo di Bergamo. 
In tutta la zona sorsero numerose fortificazioni, e Locatello non fu da meno: nelle cronache viene menzionato un castello fortificato in località Cà Prospero, di cui oggi tuttavia non esistono tracce. Locatello si schierò attivamente con la fazione guelfa che vinse i primi scontri, tanto che i ghibellini chiesero aiuto ai Visconti, padroni di Milano. Questi ultimi riuscirono a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori uccisioni.
Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso seguito a rivolte popolari, avvenute anche a Locatello tra la fine del 14° secolo e l'inizio del 15° secolo e soffocate con le armi.
Risultati immagini per chiesa santa maria assunta locatello
La situazione si rovesciò quando la zona, nel 1428, passò sotto il controllo della Rep. di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. Seguirono distruzioni nei confronti dei possedimenti ghibellini, mentre i paesi guelfi, in primo luogo Locatello, ebbero un trattamento di favore come citato in documenti dell'epoca.
Risultati immagini per locatello
Locatello vista con la neve
A Locatello troviamo la chiesa parrocchiale che risale all' età cinquecentesca dedicata a Santa Maria Assunta.

PALAZZAGO:
Palazzago , situato nell'Almennese, dista circa 16 chilometri da Bergamo in direzione nord-ovest.
 È attraversato dal corso del torrente Borgogna
Risultati immagini per palazzago
La prima vera opera di urbanizzazione fu opera dei Romani, i quali sfruttarono la posizione strategica del paese, posto nei pressi di un'importante strada militare che collegava Bergamo a Como, parte terminale di quella che univa il Friuli con le regioni retiche.
Il territorio era inserito in un'area militarmente turbolenta e allo stesso tempo di vitale importanza per Roma, in quanto crocevia militare e commerciale verso l'Europa.
La presenza militare romana inevitabilmente indusse attorno a sé l'aggregazione di comunità indigene e allogene.
Successivamente fu soggetto alla dominazione dei Longobardi, che lo inserirono nel loro Ducato di Bergamo.
Molto importante è la chiesa prepositurale di San Giovanni Battista, costruita a partire dal 15° secolo e che si caratterizza per la sua imponenza.
Degna di nota è anche la chiesa parrocchiale di Gromlongo (una delle frazioni di Palazzago), dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano.
Sempre in ambito religioso merita menzione la chiesa parrocchiale di Burligo che, dedicata a San Carlo Borromeo, custodisce opere di buon pregio.
Infine è presente anche la villa Belvedere che, posta nell'omonima località, è dotata un grande giardino.

Sant' Omobono Terme e Strozza

SANT' OMOBONO TERME:
Sant'Omobono Terme  contadi 3 937 abitanti  e si trova a pochi chilometri da Bergamo.
È stato istituito  dalla fusione dei preesistenti comuni di Sant'Omobono Terme e Valsecca.
È sede della Comunità Montana Valle Imagna
Il comune di Sant'Omobono Imagna venne costituito nel 1927. Grazie ad una legge regionale dell'agosto 2004 il nome fu cambiato da Sant'Omobono Imagna a Sant'Omobono Terme.
Le origini del paese dovrebbero risalire al Medioevo.
Risultati immagini per SANT OMOBONO TERME
Le Terme
I secoli successivi non videro fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.
A partire dal termine del 18° secolo il territorio cominciò a ritagliarsi una certa notorietà grazie alla presenza di acque sulfuree molto pregiate, le cui doti sono enunciate anche negli scritti di G.Maironi
Queste vennero classificate, a metà del 19° secolo, come tra le migliori conosciute sul territorio italiano, facendo nascere di conseguenza un'industria legata al loro sfruttamento, tanto importante da permettere il cambiamento del nome.
Il paese è sempre stato uno dei centri principali della zona e ancor oggi è il centro più popoloso di tutta la valle, nonché sede delle istituzioni amministrative della stessa.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di terme di acque sulfuree che, unite alla tranquillità della zona ed all'aria pulita, rendono il luogo adatto a chi vuole trascorrere momenti di relax rigenerando il corpo.
Molto interessante è la villa delle Ortensie, posta a fianco delle terme. Risalente al XIX secolo, presenta linee molto raffinate ed eleganti, grazie anche ad un recente restauro.
In ambito religioso meritano menzione le chiese dei quattro paesi che compongono il territorio comunale. Quella di Mazzoleni, intitolata a Sant'Omobono, presenta un aspetto maestoso con linee settecentesche. Risalente alla seconda metà del XIX secolo, custodisce opere di buon pregio; la chiesa parrocchiale di Cepino, intitolata a San Bernardino, venne edificata nel 16°-17°secolo con una struttura ad una navata in luogo di un precedente edificio di culto. Al suo interno si trovano opere di Gaetano Peverada.
L'edificio di maggior richiamo a Valsecca è indubbiamente la chiesa parrocchiale di San Marco evangelista. Edificata nel corso del 15° secolo, ma soggetta a successivi ampliamenti  e ristrutturazioni , presenta al proprio interno dipinti di buon pregio, ma soprattutto un crocefisso in legno opera di frà Giovanni da Reggio.
A Selino Alto si trova invece la chiesa parrocchiale di San Giacomo che, edificata nel 18°secolo con uno stile neoclassico, presenta sculture e dipinti di Francesco Quarenghi. In ultimo la chiesa di Santa Maria Immacolata che, posta nella frazione di Selino basso, venne edificata nel 20° secolo.
Risultati immagini per madonna della Cornabusa
Il santuario della Madonna della Cornabusa
Tuttavia l'edificio di maggior richiamo a livello religioso è indubbiamente il santuario della Cornabusa. Molto frequentato non solo dalla gente di tutta la valle, è una chiesa completamente ricavata nella roccia, elemento che la rende unica nel suo genere. Edificata nel 16° secolo si trova al centro di una leggenda popolare che troverebbe origine nel periodo medievale, quando un'anziana donna si rifugiò in una grotta naturale per rifugiarsi dalle lotte tra guelfi e ghibellini. Una volta terminati gli scontri, questa lasciò sul luogo una statuetta della Madonna, ritrovata qualche tempo più tardi da una giovane sordomuta che, dopo il ritrovamento, si sentì immediatamente guarita.

STROZZA:
Strozza  è un paese di 1.069 abitanti della Bergamasca.
Situato sul versante orientale della sua Valle, dista una quindicina di chilometri da Bergamo.
I primi segni della presenza umana sul territorio risalgono ai Romani, come documentato dal ritrovamento di un acquedotto posto sulle pendici del monte Albenza, situato sulla destra orografica del paese.
Tuttavia risalgono approssimativamente all'anno 1000 le origini del borgo, posto all'imbocco della valle. Qui i monti si avvicinano notevolmente creando una strozzatura, per poi aprirsi in quella che è la valle Imagna. Da questa situazione deriva quindi il toponimo Strozza.
Risultati immagini per STROZZA
È in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, anche se nei secoli precedenti vi erano alcuni insediamenti abitativi sparsi.
In quel periodo nella zona imperversarono scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra due schieramenti politici: Guelfi e Ghibellini. Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l'attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. In tutta la zona sorsero castelli e fortificazioni, e Strozza non fu da meno: a tal riguardo esistono alcuni resti di costruzioni, tra le quali spiccano case-torri e nuclei fortificati risalenti ad un periodo compreso tra il 12°- 13° secolo.
Risultati immagini per STROZZA
La Chiesa di Strozza
Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo, anche se il rancore guelfo dava spesso seguito a rivolte popolari, spesso soffocate con le armi.
La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della  Rep. di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. Seguirono distruzioni nei confronti dei possedimenti ghibellini, mentre i paesi guelfi, tra cui Strozza, ebbero un trattamento di favore come citato in documenti dell'epoca:

Roncola e Rota Imagna

RONCOLA:
Roncola è un comune  di 766 abitanti.
Situata sul versante destro della Valle Imagna ed adagiata sul colle dell'Albenza, dista circa 25 chilometri a nord-ovest da Bergamo.
La storia del paese è ancora avvolta da un velo di incertezza che non permette di datare i primi insediamenti stabili. Si pensa tuttavia che i primi abitanti presenti sul territorio siano stati i Romani, vista la loro presenza in tutto il resto della valle Imagna e della valle Brembana.
L'unico reperto di origine tardo-romana potrebbe essere un'acquasantiera, oggi conservata nella chiesa di San Defendente.
Risultati immagini per san defendente roncola
Chiesa di San Defendente
In epoca Medievale il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, con le numerose contrade unite in un'unica entità amministrativa. Fu comunque un periodo molto travagliato, visto che nella zona imperversarono scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra Ghibellini  e Guelfi.
. In tutta la zona sorsero numerose fortificazioni e Roncola, situata in una posizione dominante e strategica, si dotò di alcune costruzioni a scopo difensivo, delle quali restano tracce in località Cà Baetti.
Tuttavia le cronache non raccontano di particolari scontri avvenuti in territorio della Roncola, che probabilmente ebbe un ruolo secondario nelle suddette vicende belliche. Si sa che la famiglia più in vista era quella dei Rota, come si evince dal ritrovamento di stemmi del casato in alcune costruzioni site nella contrada Mezzola.
I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.
Un unico sussulto si ebbe nel 1848 quando venne promossa la Guerriglia di Palazzago contro i dominatori austriaci, i cui combattimenti si spinsero sulle pendici dell' Albenza fino ad arrivare alla Roncola, senza coinvolgerne la popolazione. E fu nei paraggi del paese che il patriota si rifugiò al termine del moto rivoluzionario, per poi riparare in Svizzera.
Risultati immagini per roncola san bernardo
L'economia del paese è sempre stata caratterizzata da una forte impronta rurale, basata su elementi quali l'agricoltura e l'allevamento, sostituiti a partire dal 20° secolo dall'industria del turismo. Questa nuova vocazione del paese non ha portato stravolgimenti urbanistici, e si è sviluppata sempre nel rispetto dell'ambiente e della tradizione rurale.
Meritano infine menzione i resti delle fortificazioni medievali, situate in località Cà Baetti.

ROTA IMAGNA:
Rota d'Imagna ha una popolazione di 915 abitanti.

Situato in Valle Imagna,  dista circa 26 chilometri da Bergamo.
I primi insediamenti umani presenti sul territorio comunale sono databili all' età del Bronzo, come è stato possibile stabilire grazie al ritrovamento di frammenti scheletrici e di suppellettili inseriti in un corredo funerario. Questi reperti, rinvenuti nella Grotta dei Polacchi, sono ora conservati presso il Museo Archeologico di Bergamo.
Risultati immagini per grotta dei polacchi
Grotta dei Polacchi, Rota Imagna
Probabilmente vi furono piccoli nuclei abitativi in Epoca Romana e Longobarda.
In epoca medievale il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa. Composto principalmente dai nuclei di Rota Dentro e Rota Fuori, nonché da svariate contrade, vide imperversare in epoca medievale scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra i 2 schieramenti dei Guelfi e dei Ghibellini.
Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo. Una leggenda racconta di un raccapricciante episodio avvenuto al termine di quest'ultima battaglia che vide protagonista tale Andrea, abitante di Rota. Fatto prigioniero, venne barbaramente decapitato, tanto che gli avversari giocarono con la sua testa, facendola rotolare con ripetuti calci.
La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo.
I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.Nel corso degli anni andò acquisendo sempre maggiore prestigio la locale famiglia dei Rota, che si stabilì a Venezia e diede numerose personalità di spicco alle istituzioni lagunari. Altro personaggio di prestigio nato nel paese fu G.Quarenghi, rinomato architetto e pittore vissuto tra il 18° secolo ed il 19° secolo.
Risultati immagini per giacomo quarenghi bergamo
Giacomo Quarenghi
I comuni di Rota Dentro e Rota Fuori rimasero distinti fino al 1927 quando vennero fusi nella nuova entità amministrativa Rota d'Imagna

mercoledì 23 maggio 2018

Costa Imagna e Fuipiano Imagna

COSTA IMAGNA:

Il paese si trova sulla costa ovest della Valle, più esposto al freddo e dove il Sole non illumina per molto.
Il villaggio sembra sia stato abitato solo a partire dal  1300. In precedenza era, probabilmente, solo un alpeggio per il bestiame occupato durante i mesi estivi. In effetti il clima invernale di Costa è rigido visto che il paese è orientato verso il lato nord-orientale della Valle, tanto che Costa è detta la nevera della Valle Imagna.
Per ragioni di comunicazione il paese è stato a lungo più legato con i paesi della piana bergamasca mentre per lungo tempo non ha avuto contatti con i paesi della Valle Imagna.
Risultati immagini per costa imagna
Costa vista dai prati sopra il paese
Con l'annessione nel 1428 di Bergamo alla Rep. di Venezia, il Paese venne a trovarsi ai confini fra la Serenissima e il Ducato di Milano. Di fatti il forestiero è detto nel dialetto di Costa bir (sbirro), con probabile riferimento ai doganieri inviati da Venezia.
Dell'epoca della Controriforma è stato ritrovato un rapporto vescovile,che  quale denunciava il cattivo stato in cui si trovava la chiesa parrocchiale a causa della povertà del villaggio. Costa fu oltretutto colpita dalla peste di cui ne fa memoria Manzoni del 1630, come lo si evince dal ritrovamento di una sepoltura comune.

Sino al 1864 il comune mantenne la denominazione di Costa e poi da quel momento gli venne data la denominazione odierna, cioè:  Costa Valle Imagna.
Risultati immagini per passo del pertus
Una splendida foto del Passo di Valcava
Fin dall'inizio del 20° secolo Costa  è nota anche quale stazione di villeggiatura. Il paese sorge sull'alto versante destro della Valle Imagna, da qui infatti è  possibile godere un ampio panorama, in particolare, volgendo lo sguardo a nord l'occhio cade sul maestoso monte Resegone. Raggiungendo la frazione di Forcella e il Passo del Pertüs (m 1186) lo sguardo si estende sull'intera Brianza e, nelle giornate  di bel tempo fino a Milano.
C'è chi ancora ricorda che durante la 2°Guerra Mondiale, dal Pertüs erano visibili, di notte, gli incendi causati dai bombardamenti alleati su Milano.
Immagine correlata
Il paese durante l' inverno
La festa del paese, in cui si venera la Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta è il 2luglio - oltre a questa ricorrenza il paese è "famoso" anche per la festa di San Rocco ("San Ròch"), festeggiato il 16 agosto con la processione, fuochi d'artificio e balli nella piazza del Comune.
FUIPIANO IMAGNA:
Esso si trova sulla cresta est della Valle, poco distante dalle falde del Monte Resegone, attorno a cui si sviluppa la Valle.
Non sono molte le notizie storiche che riguardano il paese di Fuipiano: posto alla testata della valle Imagna, in posizione defilata rispetto ai principale centri, ha sempre mantenuto le caratteristiche del piccolo borgo montano, con i propri abitanti per lo più dediti a vivere di ciò che la natura forniva loro. 
Il toponimo sembra trovare origine nella parlata locale, il dialetto bergamasco: si pensa infatti possa derivare dal termine foipià, che indica un pianoro con molti faggi, inteso come pozza d'acqua, elemento molto presente sul territorio comunale.
Risultati immagini per costa del palio
Costa del Palio, che si trova sopra il paese di Fuipiano
Le origini del paese dovrebbero comunque risalire al periodo medioevale quando il territorio, fino ad allora scarsamente antropizzato, vide un incremento abitativo dovuto alle lotte tra guelfi e ghibellini.
Gli abitanti stessi infatti, cercarono di mantenersi estranei alle dispute di potere, cosa che garantì loro tranquillità al riparo da scontri e ritorsioni sia durante le suddette lotte, sia dopo l'avvento della Rep. di Venezia, considerandolo una sorta di avamposto verso il Ducato milanese che aveva il controllo sulla restante porzione di territorio.
 Il paese risentì notevolmente della mancanza di occupazione, fattore che determinò l'emigrazione dei propri abitanti verso città e nazioni che potessero garantire maggior reddito. Soltanto negli ultimi decenni il turismo e la conseguente rivalorizzazione del territorio hanno arginato questo fenomeno, dando nuova linfa al paese.
Nel 1976 si verificò un episodio che sconvolse la tranquilla vita degli abitanti: una rovinosa frana spazzò via la contrada di Pagafone, cancellandola completamente.
Risultati immagini per chiesa di san giovanni battista fuipiano
Chiesa di San G.Battista
L'edificio di maggior richiamo è indubbiamente la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. Risale al 1561, anche se presenta un sostanziale rifacimento avvenuto quasi due secoli più tardi. 

Capizzone e Corna Imagna

Poi abbiamo i paesi di Capizzone e Corna che si trovano sulla sponda est della Valle:

CAPIZZONE:
Capizzone ha   1.239 abitanti ;
La storia del paese è ancora avvolta da un velo di incertezza, vista la mancanza di ritrovamenti o di documenti che permettano di datare i primi insediamenti stabili. Si pensa tuttavia che i primi abitanti presenti sul territorio siano stati i Romani, vista la loro presenza in tutto il resto della valle Imagna e della valle Brembana.
È comunque in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, con le numerose contrade unite in un'unica entità amministrativa. Fu comunque un periodo molto travagliato, visto che nella zona imperversarono scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra ghibellini e guelfi.
Gli abitanti del borgo comunque si contraddistinsero anche nei secoli successivi per la loro animosità, che spesso fu motivo di contrasto tra le numerose contrade che compongono il territorio comunale. Inoltre Capizzone ha avuto un suo illustre cittadino: si tratta di Giacomo Pellegrini, noto poeta dialettale bergamasco.
I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto
Nel centro storico fa bella mostra di sé la torre campanaria che, risalente al 12° secolo, era prima preposta a scopi difensivi e poi inglobata nel complesso della chiesa parrocchiale, poi distrutta al termine dell'epoca medievale.
Risultati immagini per capizzone
Chiesa di San Lorenzo
Poco distante si trova la nuova chiesa parrocchiale di San Lorenzo. Il corpo principale dell'edificio presenta un'unica navata a pianta rettangolare con l'aggiunta, in un secondo momento, della facciata in stile neogotico. All'interno sono conservate opere pittoriche eseguite da artisti locali.
Risultati immagini per chiesa santa maria elisabetta capizzone
Molto interessante è inoltre la chiesa di Santa Maria Elisabetta, posta in un punto molto panoramico dal quale è possibile osservare quasi totalmente la Valle Imagna. 

CORNA IMAGNA:
Corna Imagna ha 931 abitanti.

Non sono molte le notizie storiche che riguardano il paese di Corna Imagna (viste le dimensioni ridotte): posto ai piedi del , in posizione defilata rispetto ai principale centri, ha sempre mantenuto le caratteristiche del piccolo borgo montano, con i propri abitanti per lo più dediti a vivere di ciò che la natura forniva loro.
Il toponimo trova origine nella parlata locale, il dialetto bergamasco. Difatti il termine Corna sta ad indicare una roccia, per cui il significato sarebbe di paese costruito sulla roccia.
Le sue origini risalirebbero al periodo Medioevale quando il territorio, fino ad allora scarsamente antropizzato, vide un incremento abitativo dovuto alle lotte tra Ghibellini e Guelfi.
Risultati immagini per chiesa di san domenico corna imagna
Gli abitanti stessi infatti, cercarono quindi di mantenersi estranei alle dispute di potere, cosa che garantì loro tranquillità al riparo da scontri e ritorsioni sia durante le suddette lotte, sia dopo l'avvento della Repubblica di Venezia. Nel periodo della Serenissima il borgo si ritagliò un discreto spazio in ambito amministrativo, essendo posto a sede della gestione giuridica di tutti i paesi della valle.
I secoli successivi non videro fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.
Si trovò quindi annessa alla Rep. Cisalpina che, come riportato da documenti del tempo, requisì un buon numero di oggetti preziosi custoditi nella chiesa parrocchiale per sopperire alla mancanza di denaro dell'amministrazione.
La chiesa in questione, intitolata ai Santi Simone e Guida Taddeo, venne edificata nel corso del 16° secolo quando la parrocchia si rese autonoma dai paesi vicini. Questa tuttavia venne totalmente ricostruita nel 1927 su progetto dell'architetto Giulio Paleni. 
Altri edifici degni di menzione sono la chiesa di San Domenico e l'edificio denominato Cà Berizzi.
Risultati immagini per ca berizzi corna imagna
 Quest'ultimo venne edificato in posizione panoramica dall'omonima famiglia nel corso del 18° secolo che comprende anche ambienti utilizzati per svolgere attività agricole, nonché una piccola chiesetta.

Berbenno e Brumano

BERBENNO:
Berbenno  ha di 2.379 abitanti della bergamasca. Dista circa 24 chilometri da Bergamo.

 Il paese vanta una storia antichissima. I primi resti di presenza umana infatti risalgono addirittura all' età del rame, come si evince dal recente ritrovamento di sepolture umane.
Si presume comunque che il territorio fosse abitato anche in epoca etrusca e dai Galli, poco prima dell'arrivo dei Romani.
È comunque in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, tanto da essere citato in documenti ufficiali per la prima volta nell'anno 1187, quando viene sancita la gestione delle rendite di questi territori a favore della diocesi di Bergamo.
Risultati immagini per berbenno valle imagnaL'epoca medievale vide imperversare nella zona scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l'attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. 
In tutta la zona sorsero numerose fortificazioni, e Berbenno non fu da meno, anche se queste costruzioni non sono arrivate fino ai giorni nostri. Comunque all'interno stesso del paese erano presenti esponenti delle due differenti fazioni.
I primi scontri videro prevalere i guelfi, tanto che i ghibellini chiesero aiuto ai Visconti. Questi riuscirono a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori uccisioni.
La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. Seguirono distruzioni nei confronti dei possedimenti ghibellini, mentre i paesi guelfi ebbero un trattamento di favore come citato in documenti dell'epoca.

BRUMANO:
Brumano   è un comune di 115 abitanti .Situato in Valle Imagna, dista una trentina di chilometri da Bergamo.
Recenti studi farebbero risalire i primi insediamenti stabili all'età romana. Posto all'ombra del monte Resegone nella parte terminale della valle Imagna, ha sempre avuto una bassa esposizione solare, situazione che non gli ha permesso di avere uno sviluppo delle colture sul proprio territorio.
Risultati immagini per brumano
Chiesa di Brumano
Conseguentemente anche il borgo ha sempre mantenuto dimensioni molto ridotte sia come nucleo abitativo che come abitanti, tanto da contendere ancor'oggi la palma di comune più piccolo della provincia di Bergamo.
Nel corso dei secoli Brumano ha sempre mantenuto le caratteristiche del piccolo borgo montano, con un numero limitato di abitanti per lo più dediti a vivere di ciò che la natura forniva loro: c' erano boscaioli, artigiani, taglialegna e carbonai.
Le prime  notizie storiche sono riconducibili al periodo del Medioevo : quando nei vicini paesi infuriavano le lotte tra guelfi e ghibellini, Brumano era rifugio per le persone in fuga dagli eventi bellici.
In seguito Brumano era posto proprio sul confine tra la Repubblica di Venezia ed il Ducato di Milano, che governò il paese, l'unico di tutta la valle, per alcuni secoli. 
Risultati immagini per brumano
Nel corso della 2° Guerra Mondiale questi territori balzarono tristemente alle cronache per via delle deportazioni che i tedeschi effettuavano nei confronti dei partigiani catturati, seguite dalla fucilazione dei prigionieri.
A partire dal 20° secolo il paese cominciò a risentire di una forte emigrazione dei propri abitanti, attratti da maggiori opportunità professionali ed economiche fuori dal territorio comunale.

venerdì 18 maggio 2018

Barzana e Bedulita

Barzana e Bedulita sono altri 2 dei 16 paesi che compongono la Valle Imagna, ecco alcune informazioni su di essi.

BARZANA:
Barzana è un comune italiano di 1.972 abitanti , situato a pochi chilometri di distanza da Bergamo.
Il territorio venne interessato da piccoli insediamenti stabili di popolazioni appartenenti al gruppo dei Liguri, a cui subentrarono gli Etruschi nell' età del bronzo ed i Galli  tra il 5° e il 4°secolo A.C. Questi caratterizzarono fortemente il territorio, inserendolo nel contesto dell'insediamento di Lemine
Risultati immagini per barzana
Successivamente si verificò la dominazione da parte dell' impero romano di Cesare, i cui abitanti si fusero con quelli di origine celtica presenti precedentemente. Anche gli insediamenti ebbero un notevole sviluppo, favoriti dalla costruzione di un'importante strada di comunicazione, utilizzata principalmente dai militari, che collegava la città orobica con quella di Lecco, da cui poi era possibile raggiungere il nord Europa.
Con il termine dell'impero romano il territorio visse un periodo di scarsa antropizzazione, terminato con l'arrivo della popolazione dei Longobardi nel VI secolo, che diede vita alla curtis di Lemine, inserita nel Ducato Bergamasco.
A questa popolazione subentrarono, a partire dall' 8° secolo i Franchi, con i quali Lemine entrò nell'ordinamento.
Nel corso del 14° secolo il territorio venne interessato dalle violente lotte tra Guelfi e Ghibellini, con il borgo di Barzana incluso nei confini di Almenno.
Poi passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia  prima e della Repubblica Cisalpina poi, finchè entrò poi nel Regno d' Italia.
Abbiamo anche a Barzana dei Luoghi di interesse come:
La Chiesa di San Rocco e l' antico borgo medioevale del paese.




BEDULITA:
Il paese  ha una storia millenaria. Risalgono all'anno 1000 le origini di questo borgo posto a mezza costa sul monte Albenza, però si pensa che vi fossero insediamenti umani già molti secoli prima di questa data.
Si presume inoltre che già in epoca longobarda fossero presenti piccoli agglomerati, tanto che il paese originariamente veniva chiamato con il nome di San Michil, in onore al santo venerato dai Longobardi stessi e che tuttora è il patrono della parrocchia.
È comunque in epoca medievale che il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, tanto da essere citato in documenti ufficiali per la prima volta nell'anno 1219.
L'epoca medievale vide imperversare nella zona scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra guelfi e ghibellini. Questo per il fatto che la valle Imagna, prevalentemente guelfa, era in netta contrapposizione con l'attigua valle Brembilla, schierata con i ghibellini. In tutta la zona sorsero castelli e fortificazioni, e Bedulita non fu da meno.
I primi scontri videro prevalere i guelfi, tanto che i ghibellini chiesero aiuto ai Visconti, signori di Milano. Questi riuscirono a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Il modo con cui infierirono sugli avversari portò i guelfi a cercare più volte la vendetta con ulteriori uccisioni.
La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della rep. di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo. Seguirono distruzioni nei confronti dei possedimenti ghibellini, mentre i paesi guelfi, tra cui Bedulita, ebbero un trattamento di favore come citato in documenti dell'epoca:

Almenno San Bartolomeo e Almenno San Salvatore

Almenno San Bartolomeo

Almenno San Bartolomeo è un comune che si trova all' inizio della Valle Imagna ha 6 207abitanti , fa parte della provincia di Bergamo ed è insieme a Almenno San 
Salvatore il paese probabilmente più conosciuto della Valle Imagna visto che gli altri 
paesi sono molto piccoli.
La storia del comune di Almenno San Bartolomeo è strettamente intrecciata con la storia di Lemine, prima, e con quella di Amenno San Salvatore, poi.
Deriva il suo nome da Lemine, di incerta origine, toponimo di un vasto comprensorio territoriale racchiuso tra la sponda occidentale del Brembo e quella orientale dell'Adda.
Almenno San Bartolomeo nacque, per scissione, da Lemine Superiore, l'attuale Almenno San Salvatore, il 30 marzo  1601quando fu rogato l'atto notarile che ne statuì la nascita e ne costituì come territori di pertinenza quelli di Albenza, Longa e Pussano.

Ad Almenno sono presenti alcuni luoghi di interesse:
    Risultati immagini per almenno san bartolomeo
  • Rotonda di San Tomè: essa è autentico gioiello architettonico romanico , risalente agli inizi del XII secolo.Si tratta di un edificio ecclesiale di grande fascino, dalla struttura cilindrica formata da tre corpi, proporzionalmente digradanti, sovrapposti lungo un asse concentrico.  L'interno, circolare, è scandito da otto colonne a cui sono sovrapposte le altrettante del matroneo, in un effetto scenico di grande bellezza. La struttura esterna si sviluppa secondo un gioco verticale di volumi che esalta la leggerezza dell'edificio a cui concorrono le nervature verticali e le semicolonne del primo corpo. Il gioco dei volumi e delle ombre conferiscono all'insieme un effetto di grande eleganza.
    Risultati immagini per almenno san bartolomeo
  • San Bartolomeo in Tremoziarisale alla prima metà del XV secolo.  Si tratta di edificio gotico a tre navate, ricostruito interamente nel 18° secolo, che ha conservato molte delle opere pittoriche del precedente. Questa chiesa ha assunto una particolare importanza storica per la nascita del comune di Almenno San Bartolomeo in quanto è stata, nel 17° secolo, il centro catalizzatore della comunità prima della separazione da Almenno San Salvatore. 










Almenno San Salvatore

Almenno San Salvatore  è un comune  di 5 715 abitanti  che si trova in provincia di Bergamo, da cui dista circa 12 chilometri  e si trova a nord-ovest di quest'ultimo.

 Già in epoca romana, Almenno S.S. era già dotato di un ampio comprensorio territoriale . Il centro amministrativo si trovava nell'area del Castello vicino al Ponte di Lemine.
Il territorio almennese, antropizzato fin dall' inizio, ha visto il passaggio dei celti dei Galli e dei Romani, che oltre al ponte sul Brembo lasciarono diverse testimonianze archeologiche del loro passaggio e del loro dominio su questo territorio.
Dopo la caduta del Regno Longobardo il territorio entrò a far parte del dominio di Lecco fino alla fine dell' 11° secolo quando passò sotto all'episcopato di Bergamo nel cui possesso rimase fino al 3 marzo 1220, anno in cui i dritti feudali passarono al nascente comune.
Le lotte tra i Guelfi e i Ghibellini interessarono la comunità almennese e il 26 gennaio 1393 si arrivò alla divisione del comune. 
Dopo il passaggio di Bergamo sotto il dominio veneziano nel 1441 la parte ghibellina subì la rivalsa di quella guelfa. La battaglia terminò il 13 agosto 1443 con la distruzione della Lemine Inferiore per ordine del podestà di Bergamo, Gritti.
Risultati immagini per almenno san salvatore
Di Lemine Inferiore restarono soltanto la Pieve, la chiesa di San Giorgio e alcune edicole religiose.
Nel territorio di Almenno San Salvatore sono presenti diversi edifici di rilevante valenza storico-aritistica.
Risultati immagini per almenno san salvatore
Particolarmente importante è il  Santuario della Madonna del Castello con affreschi risalenti al 10°secolo.
La chiesa di San Giorgio costituisce un raro gioiello architettonico romanico i cui affreschi superstiti, di grande bellezza, sono una eccezionale testimonianza della pittura romanica bergamasca.
Il convento degli Agostiniani e la Chiesa di S. Maria della Consolazione, parti di un unico complesso religioso appartengono al periodo rinascimentale.
La chiesa presenta alcuni affreschi del 16°secolo , una Annunciazione cinquecentesca di autore ignoto e lo sposalizio mistico di Santa Caterina.
Altri monumenti di rilievo sono le parrocchiali di San Salvatore Nuovo. Sorta nel 1455 circa, è stata pesantemente ristrutturata nella prima metà del Settecento.




I paesi della Valle Imagna

La Valle Imagna è costituita da 16 paesi, alcuni si trovano dentro la conca che la Valle va a creare altri invece si trovano sulla sommità della conca distribuiti tutti attorno ad essa.
I paesi che fanno parte della Valle sono:

  1. Almenno San Salvatore
  2. Almenno San Bartolomeo
  3. Barzana
  4. Bedulita
  5. Brumano
  6. Berbenno
  7. Capizzone
  8. Corna Imagna
  9. Costa Imagna
  10. Fuipiano Imagna 
  11. Locatello
  12. Palazzago
  13. Roncola 
  14. Rota Imagna
  15. Sant'Omobono Terme 
  16. Strozza


Storia e Geografia della Valle Imagna



Risultati immagini per valle imagna
Veduta della Valle dal Monte Resegone

La Valle Imagna è una valle prealpina bergmasca che dista poco meno di 20 km da Bergamo che vanta una fauna e una flora meravigliose, essa confina con la val Brembana, al suo interno scorre il piccolo fiume Imagna.I suoi paesaggi racchiudono diverse testimonianze con un notevole patrimonio storico e culturale. Questa valle accoglie al suo interno 16 paesini: Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Barzana, Bedulita, Brumano, Capizzone, Corna Imagna, Costa Valle Imagna, Fuipiano Valle Imagna, Locatello, Palazzago, Roncola S.Bernardo, Rota Imagna, Sant' Omobono Terme e Strozza.Gli abitanti della valle sono detti valdimagnini.

GEOGRAFIA DELLA VALLE:
La valle coincide con il bacino idrografico del torrente Imagna, la cui conca si estende in direzione nord-ovest/sud-est, scendendo dalle pendici del Monte Resegone fino alla confluenza dell'Imagna nel Brembo.
Il territorio  è caratterizzato da una quindicina di villaggi di piccole dimensioni, a loro volta suddivisi in contrade. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di terrazzamenti e fabbricati rurali, soprattutto sul versante nord della valle che è più esposto al sole; sul versante sud, meno esposto al sole, gli insediamenti si basavano soprattutto sul commercio. 
Risultati immagini per monte linzone
La maggioranza degli insediamenti si trova tra i 500 e i 700 metri di altezza, pur con insediamenti fino ai 1100.
La Comunità montana della Valle Imagna ricopre 17 comuni, di cui 13 del bacino della valle (Bedulita, Berbenno, Brumano, Capizzone, Corna Imagna, Costa Imagna, Fuipiano, Locatello, Roncola, Rota Imagna, Sant'Omobono, Strozza e Valsecca), per una superficie di 70,89 chilometri quadrati, e quattro della corona esterna (Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Caprino Bergamasco e Palazzago). 
Capoluogo storico della valle era Almenno San Salvatore.

Citazione di Antonio Stoppani sulla Valle Imagna nel suo libro:"Il bel paese" così descriveva la Valle Imagna:
"Oh, come è bella questa valle! Quasi una conca ellittica, scavata in seno alle montagne, colle sponde di lividi calcari, e il fondo di neri schisti, che paiono carbone; ma riccamente coperta di boschi, di prati, di colli; e su quel manto di lieve verzura, rotto da severe bizzarre rupi, spiccano gli sparsi casolari, i paeselli, le chiese, le torri. Quando il cielo è azzurro, la valle somiglia ad un vaso di smeraldo storiato, con un coperchio di zaffiro trasparente"

STORIA DELLA VALLE: 
La storia della valle parte fin dall'epoca della dominazione di Roma, quando qui si svilupparono piccoli e  insediamenti di abitazioni,  presenti anche in epoca longobarda.
L'epoca medievale, nella quale i borghi cominciarono ad assumere una fisionomia ben precisa, vide imperversare scontri cruenti, tra guelfi e ghibellini, tanto che in tutta la zona sorsero numerosi castelli e fortificazioni.
Conflitti che durarono fino al 1300 circa. La fazione dei Guelfi considerava il Papa come proprio capo, mentre al contrario i Ghibellini ritenevano che fosse l'imperatore di Germania. In principio furono i Guelfi a prevalere, ma i Ghibellini, non rassegnandosi alla sconfitta, chiesero l'appoggio di Matteo Visconti  signore di Milano, offrendogli in compenso il dominio di Bergamo.
Risultati immagini per foto storiche costa imagna
Foto d' epoca di Costa Imagna
Egli sbaragliò i Guelfi. Ma i partigiani del Papa tentarono la riscossa, inizialmente fortunata, ma successivamente con il nuovo aiuto dei Visconti i Ghibellini riuscirono ad avere la meglio. Cominciò così per Bergamo e le valli una vera e propria tirannide nei loro confronti. Questi anni sono comunque segnati da successive ribellioni delle valli guelfe, che mal sopportavano di trovarsi sotto il dominio di signori ghibellini quali erano i Visconti. Nell'agosto, settembre e ottobre del 1363per esempio anche l'Imagna insieme ad altre valli si ribellò.  Seguirono infiniti omicidi, estorsioni, tirannie ed incendi terribili.

Immagine correlata
Cepino, foto d' epoca
Sempre per quanto riguarda quegli anni burrascosi che precedettero l'instaurarsi del dominio della Serenissima, esistono anche le cronache di Castello Castelli che danno un quadro fedele e preciso di cosa significasse in quel tempo vivere in Valle Imagna. I racconti del Castelli, che vanno dal 1378 al 1407, sono un susseguirsi di rapine, incendi scorrerie e violenze, uccisioni da entrambe le parti.
I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere le piccole comunità che, forti del proprio isolamento, seguirono le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.
Ai veneziani subentrò, nel 1797, la Repubblica Cisalpina, subito sostituita però dagli austriaci, che la inserirono nel Regno Lombardo - Veneto.
Con l'unità d'Italia avvenne un primo ma deciso processo di industrializzazione, che permise un notevole miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti.





Eventi principali

 In Valle Imagna durante tutto l'anno ci sono numerosi eventi che coinvolgono moltissime persone: FESTA della MADONNA della CORNABUS...