giovedì 24 maggio 2018

Roncola e Rota Imagna

RONCOLA:
Roncola è un comune  di 766 abitanti.
Situata sul versante destro della Valle Imagna ed adagiata sul colle dell'Albenza, dista circa 25 chilometri a nord-ovest da Bergamo.
La storia del paese è ancora avvolta da un velo di incertezza che non permette di datare i primi insediamenti stabili. Si pensa tuttavia che i primi abitanti presenti sul territorio siano stati i Romani, vista la loro presenza in tutto il resto della valle Imagna e della valle Brembana.
L'unico reperto di origine tardo-romana potrebbe essere un'acquasantiera, oggi conservata nella chiesa di San Defendente.
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Chiesa di San Defendente
In epoca Medievale il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa, con le numerose contrade unite in un'unica entità amministrativa. Fu comunque un periodo molto travagliato, visto che nella zona imperversarono scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra Ghibellini  e Guelfi.
. In tutta la zona sorsero numerose fortificazioni e Roncola, situata in una posizione dominante e strategica, si dotò di alcune costruzioni a scopo difensivo, delle quali restano tracce in località Cà Baetti.
Tuttavia le cronache non raccontano di particolari scontri avvenuti in territorio della Roncola, che probabilmente ebbe un ruolo secondario nelle suddette vicende belliche. Si sa che la famiglia più in vista era quella dei Rota, come si evince dal ritrovamento di stemmi del casato in alcune costruzioni site nella contrada Mezzola.
I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.
Un unico sussulto si ebbe nel 1848 quando venne promossa la Guerriglia di Palazzago contro i dominatori austriaci, i cui combattimenti si spinsero sulle pendici dell' Albenza fino ad arrivare alla Roncola, senza coinvolgerne la popolazione. E fu nei paraggi del paese che il patriota si rifugiò al termine del moto rivoluzionario, per poi riparare in Svizzera.
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L'economia del paese è sempre stata caratterizzata da una forte impronta rurale, basata su elementi quali l'agricoltura e l'allevamento, sostituiti a partire dal 20° secolo dall'industria del turismo. Questa nuova vocazione del paese non ha portato stravolgimenti urbanistici, e si è sviluppata sempre nel rispetto dell'ambiente e della tradizione rurale.
Meritano infine menzione i resti delle fortificazioni medievali, situate in località Cà Baetti.

ROTA IMAGNA:
Rota d'Imagna ha una popolazione di 915 abitanti.

Situato in Valle Imagna,  dista circa 26 chilometri da Bergamo.
I primi insediamenti umani presenti sul territorio comunale sono databili all' età del Bronzo, come è stato possibile stabilire grazie al ritrovamento di frammenti scheletrici e di suppellettili inseriti in un corredo funerario. Questi reperti, rinvenuti nella Grotta dei Polacchi, sono ora conservati presso il Museo Archeologico di Bergamo.
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Grotta dei Polacchi, Rota Imagna
Probabilmente vi furono piccoli nuclei abitativi in Epoca Romana e Longobarda.
In epoca medievale il paese comincia ad assumere una fisionomia ben precisa. Composto principalmente dai nuclei di Rota Dentro e Rota Fuori, nonché da svariate contrade, vide imperversare in epoca medievale scontri cruenti, molto più che nelle altre zone della provincia bergamasca, tra i 2 schieramenti dei Guelfi e dei Ghibellini.
Dopo continui ribaltamenti di fronte il dominio dei Visconti e dei ghibellini fu definitivo. Una leggenda racconta di un raccapricciante episodio avvenuto al termine di quest'ultima battaglia che vide protagonista tale Andrea, abitante di Rota. Fatto prigioniero, venne barbaramente decapitato, tanto che gli avversari giocarono con la sua testa, facendola rotolare con ripetuti calci.
La situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia che, in contrapposizione con i Visconti, sosteneva lo schieramento guelfo.
I secoli successivi videro pochi fatti di rilievo coinvolgere la piccola comunità che, forte del proprio isolamento, seguì le vicende del resto della provincia senza parteciparvi in modo diretto.Nel corso degli anni andò acquisendo sempre maggiore prestigio la locale famiglia dei Rota, che si stabilì a Venezia e diede numerose personalità di spicco alle istituzioni lagunari. Altro personaggio di prestigio nato nel paese fu G.Quarenghi, rinomato architetto e pittore vissuto tra il 18° secolo ed il 19° secolo.
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Giacomo Quarenghi
I comuni di Rota Dentro e Rota Fuori rimasero distinti fino al 1927 quando vennero fusi nella nuova entità amministrativa Rota d'Imagna

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