Il paese si trova sulla costa ovest della Valle, più esposto al freddo e dove il Sole non illumina per molto.
Il villaggio sembra sia stato abitato solo a partire dal 1300. In precedenza era, probabilmente, solo un alpeggio per il bestiame occupato durante i mesi estivi. In effetti il clima invernale di Costa è rigido visto che il paese è orientato verso il lato nord-orientale della Valle, tanto che Costa è detta la nevera della Valle Imagna.
Per ragioni di comunicazione il paese è stato a lungo più legato con i paesi della piana bergamasca mentre per lungo tempo non ha avuto contatti con i paesi della Valle Imagna.
Costa vista dai prati sopra il paese |
Con l'annessione nel 1428 di Bergamo alla Rep. di Venezia, il Paese venne a trovarsi ai confini fra la Serenissima e il Ducato di Milano. Di fatti il forestiero è detto nel dialetto di Costa bir (sbirro), con probabile riferimento ai doganieri inviati da Venezia.
Dell'epoca della Controriforma è stato ritrovato un rapporto vescovile,che quale denunciava il cattivo stato in cui si trovava la chiesa parrocchiale a causa della povertà del villaggio. Costa fu oltretutto colpita dalla peste di cui ne fa memoria Manzoni del 1630, come lo si evince dal ritrovamento di una sepoltura comune.
Sino al 1864 il comune mantenne la denominazione di Costa e poi da quel momento gli venne data la denominazione odierna, cioè: Costa Valle Imagna.
Una splendida foto del Passo di Valcava |
Fin dall'inizio del 20° secolo Costa è nota anche quale stazione di villeggiatura. Il paese sorge sull'alto versante destro della Valle Imagna, da qui infatti è possibile godere un ampio panorama, in particolare, volgendo lo sguardo a nord l'occhio cade sul maestoso monte Resegone. Raggiungendo la frazione di Forcella e il Passo del Pertüs (m 1186) lo sguardo si estende sull'intera Brianza e, nelle giornate di bel tempo fino a Milano.
C'è chi ancora ricorda che durante la 2°Guerra Mondiale, dal Pertüs erano visibili, di notte, gli incendi causati dai bombardamenti alleati su Milano.
Il paese durante l' inverno |
La festa del paese, in cui si venera la Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta è il 2luglio - oltre a questa ricorrenza il paese è "famoso" anche per la festa di San Rocco ("San Ròch"), festeggiato il 16 agosto con la processione, fuochi d'artificio e balli nella piazza del Comune.
FUIPIANO IMAGNA:
Esso si trova sulla cresta est della Valle, poco distante dalle falde del Monte Resegone, attorno a cui si sviluppa la Valle.
Non sono molte le notizie storiche che riguardano il paese di Fuipiano: posto alla testata della valle Imagna, in posizione defilata rispetto ai principale centri, ha sempre mantenuto le caratteristiche del piccolo borgo montano, con i propri abitanti per lo più dediti a vivere di ciò che la natura forniva loro.
Il toponimo sembra trovare origine nella parlata locale, il dialetto bergamasco: si pensa infatti possa derivare dal termine foipià, che indica un pianoro con molti faggi, inteso come pozza d'acqua, elemento molto presente sul territorio comunale.
Costa del Palio, che si trova sopra il paese di Fuipiano |
Le origini del paese dovrebbero comunque risalire al periodo medioevale quando il territorio, fino ad allora scarsamente antropizzato, vide un incremento abitativo dovuto alle lotte tra guelfi e ghibellini.
Gli abitanti stessi infatti, cercarono di mantenersi estranei alle dispute di potere, cosa che garantì loro tranquillità al riparo da scontri e ritorsioni sia durante le suddette lotte, sia dopo l'avvento della Rep. di Venezia, considerandolo una sorta di avamposto verso il Ducato milanese che aveva il controllo sulla restante porzione di territorio.
Il paese risentì notevolmente della mancanza di occupazione, fattore che determinò l'emigrazione dei propri abitanti verso città e nazioni che potessero garantire maggior reddito. Soltanto negli ultimi decenni il turismo e la conseguente rivalorizzazione del territorio hanno arginato questo fenomeno, dando nuova linfa al paese.
Nel 1976 si verificò un episodio che sconvolse la tranquilla vita degli abitanti: una rovinosa frana spazzò via la contrada di Pagafone, cancellandola completamente.
Chiesa di San G.Battista |
L'edificio di maggior richiamo è indubbiamente la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. Risale al 1561, anche se presenta un sostanziale rifacimento avvenuto quasi due secoli più tardi.
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